Il B&B Panevì è un luogo unico dove riposare immerso nel fascino di un edificio in stile industriale, circondato dalle colline marchigiane potrai vivere un'esperienza di benessere e relax in un ambiente che unisce storia e modernità.
La nostra ospitalità inizia da qui:
Design, comfort e benessere
Le camere del B&B Panevì sono un perfetto equilibrio tra design industriale, materiali naturali e attenzione al benessere del riposo.
Ogni dettaglio è pensato per offrire agli ospiti un’esperienza autentica, essenziale e rigenerante.
Protagonista della stanza è l'esclusivo letto Super King Size realizzato artigianalmente in legno di faggio curvato, privo di parti in ferro, con giunture in cuoio lavorate a mano: una scelta estetica e funzionale che esalta l’armonia tra artigianato e architettura.
Per garantire un sonno profondo e rigenerante, il materasso è stato studiato per favorire la traspirazione e il benessere termico, contribuendo a un rilassamento completo del corpo grazie al topper appositamente progettato.
A completare l’esperienza, lenzuola in percalle di cotone, morbide e interamente Made in Italy, scelte per offrire una sensazione di freschezza e leggerezza sulla pelle.
Ogni camera riflette lo stile unico del B&B Panevì, dove l’essenzialità si unisce a materiali di alta qualità e comfort pensato nei minimi dettagli. Un rifugio contemporaneo nel cuore delle colline marchigiane.

Prima colazione con vista panoramica
tra le colline delle Marche
Inizia la giornata con una prima colazione esclusiva, servita in un suggestivo ambiente vetrato affacciato sulle verdi colline marchigiane. La nostra sala colazioni, ospitata in un edificio dal ricercato stile industriale, regala un’esperienza sensoriale immersa nella luce naturale e nella quiete della campagna.
Ogni mattina, gli ospiti possono gustare un autentico caffè monorigine, selezionato per qualità e provenienza, preparato al momento per esaltarne gli aromi. Per chi lo desidera, il cappuccino viene realizzato espresso, con latte fresco montato con cura, proprio come nelle migliori caffetterie artigianali.
La colazione comprende un assortimento di prodotti freschi e locali: dolci fatti in casa, pane caldo, marmellate artigianali, frutta di stagione e una selezione salata per soddisfare ogni gusto. Il tutto accompagnato da una vista mozzafiato che trasforma un semplice momento quotidiano in un’esperienza da ricordare.
Scegliere il nostro B&B significa vivere una colazione con vista nelle Marche, dove l’eleganza dell’architettura industriale incontra la genuinità dei sapori del territorio.

Il fascino delle nostre colline:
ogni sera, il tramonto da casa nostra,
è uno spettacolo!
Un luogo ricco di strade panoramiche, borghi storici e vigneti lussureggianti. Le dolci colline ti accompagneranno in un viaggio indimenticabile, dove la bellezza naturale si fonde con la cultura e le tradizioni locali. Visita i luoghi nascosti e lasciati conquistare dalla gastronomia tipica, per un'esperienza autentica e coinvolgente.
Il vino bianco
Scopri il vino bianco tra i più premiati d'Italia: il Verdicchio. Esplora i suoi stili, le tipologie, le zone di produzione e i migliori vini da degustare. Ogni sorso racconta una storia di tradizione e qualità, rendendo il Verdicchio un vero tesoro enologico.

VERDICCHIO SUPERIORE DEI CASTELLI DI JESI
Il Castelli di Jesi Verdicchio DOCG incanta per la sua complessità aromatica e la raffinata armonia, risultato di un lungo affinamento di 18 mesi, di cui 6 in bottiglia. Questo processo conferisce al vino eleganti note balsamiche e minerali, donando profondità e carattere a ogni sorso.
Il vino si presenta con un colore giallo oro dai riflessi verdognoli e un bouquet olfattivo intenso, in cui spiccano frutta gialla matura, sambuco, e tocchi di mela, banana, pesca, limone e mandorla. In bocca, il Verdicchio Riserva esprime un perfetto equilibrio tra morbidezza, struttura e sapidità persistente, rendendolo un abbinamento ideale per piatti a base di pesce, crostacei e carni bianche.
Questa etichetta rappresenta la massima espressione del Verdicchio marchigiano, simbolo del legame profondo tra territorio, tradizione enologica e maestria dei viticoltori locali. Un vino di pregio che testimonia l’autenticità e il valore dell’enologia delle Marche.
Nonostante la vicinanza al mare Adriatico, i terreni collinari che da Senigallia si spingono verso l’interno delle Marche presentano un microclima unico: inverni freddi e nevosi, gelate primaverili e estati calde o afose. Queste condizioni climatiche contribuiscono alla complessità e longevità del Verdicchio, uno dei vitigni autoctoni più rappresentativi della regione.
A partire dagli anni ’80, la denominazione generica "Verdicchio delle Marche" è stata definitivamente abbandonata per fare spazio alle due attuali denominazioni di origine controllata e garantita:
Verdicchio dei Castelli di Jesi DOCG
Verdicchio di Matelica DOCG
Questo passaggio ha segnato un punto di svolta fondamentale: non solo ha permesso di identificare con precisione le aree geografiche di produzione, ma ha anche favorito una valorizzazione qualitativa del vitigno. Le nuove denominazioni hanno messo un freno alla produzione industriale indistinta degli anni precedenti, dando spazio e voce ai piccoli produttori artigianali impegnati nella qualità e nella valorizzazione del territorio.
Il risultato? Dopo oltre cinquant’anni di lavoro e passione, il Verdicchio è oggi riconosciuto come il miglior vino bianco italiano, raggiungendo la vetta delle classifiche nazionali e internazionali. Nel 2015, per ben due anni consecutivi, le sue due riserve DOCG hanno ottenuto i massimi riconoscimenti nelle guide di settore, con oltre la metà dei produttori premiati.
Da allora, il livello qualitativo del Verdicchio non ha fatto che crescere, consolidando la sua fama come simbolo dell’eccellenza enologica delle Marche.

VERDICCHIO RISERVA DI MATELICA
Nel cuore delle Marche, il territorio di Matelica racconta una storia affascinante che intreccia viticoltura, archeologia e cultura millenaria. Documenti conservati presso l’Archivio di Stato di Macerata attestano la coltivazione del Verdicchioin quest’area già nel 1579, confermando l’antica vocazione vitivinicola di Matelica e il ruolo centrale di questa denominazione nel panorama del vino marchigiano.
Oggi, nei suoi circa 410 ettari di vigneti, il Verdicchio di Matelica DOC si distingue per eleganza, struttura e straordinaria longevità. Le caratteristiche pedoclimatiche uniche della vallata — chiusa e ben delimitata — conferiscono a questo bianco il suo profilo deciso e minerale, rendendolo inconfondibile tra le varie espressioni del Verdicchio. Un vino capace di raccontare il territorio fin dal primo sorso, portando nei calici tutta l’identità e la ricchezza di Matelica.
Ma questo affascinante borgo marchigiano è anche custode di una storia che va ben oltre il vino. Lo dimostra il Globo di Matelica, un raro orologio solare sferico risalente all’epoca romana, oggi considerato uno dei reperti archeologici più significativi della regione. Questa meridiana sferica — sofisticato strumento di misurazione del tempo — è simbolo di un passato ricco di sapere e conoscenze astronomiche, che ancora oggi affascina studiosi e visitatori.
Matelica è, dunque, un luogo dove il tempo si misura in calici e in pietre, tra vigne secolari e testimonianze storiche uniche, offrendo un’esperienza autentica a chi desidera scoprire il lato più profondo e autentico delle Marche.
Tra i più pregiati vini bianchi delle Marche, il Verdicchio di Matelica DOC rappresenta una delle espressioni più autentiche e raffinate del territorio. Prodotto in un’area delimitata e unica, questo vino bianco marchigiano si distingue per la sua struttura, freschezza e capacità evolutiva.
Alla vista, si presenta con un brillante giallo paglierino cristallino attraversato da riflessi verdi, indice di giovinezza e freschezza. I vigneti di Matelica, coltivati su terreni calcarei e ben esposti, conferiscono al Verdicchio finezza, mineralità e un profilo gusto-olfattivo inconfondibile.
Al naso, il vino Verdicchio si apre con intensi sentori di agrumi, fiori bianchi come biancospino e ginestra, e delicate note di mandorla dolce, caratteristiche peculiari della varietà. In bocca si distingue per un’acidità salina ben bilanciata da una presenza alcolica moderata, che dona al sorso una beva scorrevole e slanciata, con un finale elegante e persistente.
Le caratteristiche del Verdicchio di Matelica lo rendono un vino ideale da abbinare a piatti di pesce, carni bianche, verdure grigliate e formaggi freschi. La sua capacità di invecchiamento ne fa anche un’etichetta da collezione, amata da appassionati e sommelier.
Scoprire il Verdicchio di Matelica significa entrare nel cuore delle Marche vitivinicole, dove tradizione, territorio e qualità si fondono in ogni bottiglia.
BRUT METODO CLASSICO RISERVA VERDICCHIO
Il Verdicchio è uno dei vitigni a bacca bianca più prestigiosi d’Italia, e ha trovato nelle Marche il suo habitat naturale. Le sue origini sono avvolte nel mistero, ma la sua storia è ricca di fascino e tradizione. Le prime tracce della sua presenza risalgono all’epoca romana, rendendolo uno dei vini storicamente più longevi del panorama enologico italiano.
Una delle leggende più note racconta che nel 410 d.C., durante la discesa verso Roma, Alarico re dei Visigoti si fermò nei Castelli di Jesi per rifornire il suo esercito di Verdicchio, convinto delle sue proprietà energizzanti e rinvigorentiper i soldati.
La prima testimonianza scritta sul Verdicchio si trova nel1642, grazie agli scritti di Padre Francesco Maria Cimarelli, mentre prove di una coltivazione organizzata del vitigno emergono già nel XVI secolo.
Il vero salto di qualità avviene però nel XIX secolo, quando il Verdicchio inizia a essere apprezzato anche per la sua versatilità nella spumantizzazione, come dimostrato dagli esperimenti pionieristici di Ubaldo Rosi.
Oggi, il Verdicchio rappresenta una delle eccellenze enologiche delle Marche, apprezzato in tutto il mondo per la sua freschezza, struttura e capacità di invecchiamento.

Il vino rosso

LACRIMA DI MORRO D'ALBA
La Lacrima di Morro d’Alba DOC, riconosciuta ufficialmente nel 1985, è uno dei vini rossi più iconici e distintivi delle Marche. Le sue origini storiche affondano nel XII secolo: la prima menzione documentata risale al 1167, quando l’Imperatore Federico Barbarossa, durante l’assedio di Ancona, trovò rifugio proprio a Morro d’Alba. Si racconta che rimase affascinato da un vino locale, particolarmente aromatico e profumato, che oggi identifichiamo come la Lacrima.
Il nome del vitigno è avvolto da un’aura leggendaria. Secondo un’antica tradizione, la "lacrima" deriverebbe dalle gocce di pianto di una Dea, cadute sugli acini d’uva. In realtà, l’etimologia più accreditata si riferisce alla forma dell’acino, leggermente allungata e sub-ovale, e alla particolarità della buccia, che in fase di maturazione tende a spaccarsi, lasciando trasudare gocce di mosto simili a lacrime.
Questo elemento naturale, unito all’aromaticità intensa e floreale del vino, ha contribuito a rendere la Lacrima di Morro d’Alba un prodotto unico nel panorama vitivinicolo nazionale. Ancora oggi, è coltivata esclusivamente in un’area ristretta intorno al borgo di Morro d’Alba, in provincia di Ancona, e si distingue per profumi di rosa, violetta e frutti rossi, con un carattere deciso e inconfondibile.
Il territorio della Lacrima di Morro d’Alba:
tra colline, mare e terroir d’eccellenza
La Lacrima di Morro d’Alba DOC nasce in una zona collinare unica, delimitata a nord dal fiume Cesano e a sud dal fiume Esino, nel cuore della provincia di Ancona, nelle Marche. L’area di produzione si estende a meno di 20 km dal Mare Adriatico, un elemento che influenza profondamente il microclima locale.
La vicinanza al mare mitiga le escursioni termiche, regalando un clima temperato e mite durante tutto l’anno, con inverni freschi e estati calde, ideali per una maturazione lenta e bilanciata delle uve. Le temperature medie variano da 0°C in inverno a 35°C in estate, favorendo una crescita equilibrata dei grappoli.
I vigneti si trovano a un’altitudine compresa tra i 150 e i 250 metri sul livello del mare e poggiano su terreni di medio impasto, con presenza significativa di argilla e zone a prevalenza sabbiosa.
I suoli argillosi producono vini più intensi, strutturati e adatti all’invecchiamento, con una maggiore concentrazione aromatica e tannica.
Le zone sabbiose danno vita a vini più fragranti, freschi e delicati, perfetti per un consumo giovane e immediato.
Questo equilibrio tra suolo, clima e altitudine costituisce il vero cuore del terroir della Lacrima di Morro d’Alba, dove le brezze marine si intrecciano con il sole delle colline marchigiane, regalando vini dalla personalità vivace e profonda, che raccontano il carattere di un territorio autentico.
Un vino che è espressione autentica del territorio marchigiano, perfetto da abbinare a salumi, carni bianche e piatti tipici locali.
Lacrima di Morro d’Alba: profumi intensi e struttura sorprendente
Il carattere semi-aromatico del vitigno Lacrima di Morro d’Alba DOC è uno degli elementi distintivi di questo vino rosso marchigiano, capace di regalare profumi intensi e riconoscibili, anche in annate molto diverse tra loro.
In ogni calice si percepiscono note floreali eleganti, con chiari rimandi a viola e rosa, marchi di fabbrica del vitigno. A seconda dell'andamento climatico e del periodo di vendemmia – che solitamente avviene intorno alla metà di settembre – il bouquet può evolversi verso accenti vegetali delicati o fruttati più maturi, con ricordi di amarena, more e piccoli frutti neri.
In gioventù, la Lacrima si esprime con una vinosità fragrante, un corpo pieno e tannini decisi, che ne sorprendono per capacità evolutiva. La sua struttura lo rende adatto anche a un moderato invecchiamento, mantenendo vitalità e tipicità nel tempo.
La versione Superiore, ottenuta da uve selezionate e raccolte generalmente a fine settembre, si distingue per la prevalenza delle note fruttate: più calde, complesse e persistenti, pur mantenendo sempre una chiara traccia floreale varietale.
Nelle versioni affinate in legno o nella Lacrima di Morro d’Alba Passito, emergono anche accenni speziati, in particolare note di pepe nero, che arricchiscono ulteriormente il profilo aromatico del vino, rendendolo particolarmente originale e ricco di sfumature.
Un vino che sorprende, che evolve, e che sa raccontare la passione di un territorio attraverso il profumo.
ROSSO CONERO RISERVA
Il Monte Conero, imponente promontorio che si erge tra le colline delle Marche e il Mar Adriatico, è molto più di un simbolo naturale: è un punto di riferimento geografico, paesaggistico ed enologico.
In questo ambiente unico, caratterizzato da un microclima mediterraneo e da terreni calcarei ricchi di minerali, il vitigno Montepulciano trova la sua massima espressione. Coltivato in purezza, sui pendii che circondano il promontorio, dà vita a uno dei vini più prestigiosi della regione: il Conero Riserva DOCG.
Qui la resa per ettaro è volutamente bassa, una scelta che privilegia la qualità assoluta. Il processo di vinificazione è meticoloso, volto a esaltare ogni sfumatura aromatica e a mantenere intatta l’identità territoriale. Ne risultano vini intensi, longevi, strutturati ed eleganti, capaci di coniugare potenza e raffinatezza.
I vini del Conero Riserva sono noti per la loro ricchezza aromatica, con note di frutti di bosco, prugna, spezie dolci e accenti balsamici. La struttura piena e la complessità tannica ne fanno un grande rosso da meditazione, ma anche un perfetto compagno per piatti ricchi e carni saporite.
Espressione autentica del territorio del Conero, questo vino rappresenta l’equilibrio ideale tra la tradizione vinicola marchigiana e le caratteristiche uniche del terroir.
Il territorio del Conero: dove il vino nasce tra mare e colline
Nel cuore delle Marche, tra il Mare Adriatico e le colline dell’entroterra anconetano, si estende un habitat unico e irripetibile. Questo paesaggio straordinario, che unisce elementi marini e montani, offre condizioni ideali per la coltivazione della vite e per la produzione di vini di alta qualità.
Le viti, coltivate nei terreni calcarei e cretacei tipici della zona, beneficiano di un clima temperato, protette dai venti del nord e accarezzate dalle brezze marine. Questo microclima speciale contribuisce a una maturazione equilibrata delle uve, esaltando le caratteristiche varietali del Montepulciano, vitigno protagonista della denominazione Conero Riserva DOCG.
In questo territorio, le uve si affidano alla competenza dei viticoltori locali, profondi conoscitori di queste colline e custodi di una lunga tradizione agricola. La coltivazione all’interno del Parco Regionale del Conero aggiunge un ulteriore valore: le pratiche adottate sono sempre più orientate alla sostenibilità ambientale, nel rispetto dell’equilibrio naturale dell’ecosistema.
La denominazione Conero Riserva DOCG comprende sette comuni, tutti situati nella provincia di Ancona, che condividono un terroir straordinario, capace di restituire vini intensi, eleganti e autentici, piena espressione di questa parte di Marche.
Conero Riserva DOCG: il grande rosso dell’Adriatico
Il Conero Riserva DOCG è considerato uno dei grandi rossi d’Italia, espressione autentica del versante adriatico delle Marche. A renderlo unico è il terroir del Monte Conero, che combina alture calcaree, esposizioni ventilate e clima mediterraneo, ideali per la maturazione tardiva delle uve Montepulciano.
Questo microclima favorisce una lenta e completa maturazione, permettendo di raggiungere un equilibrio perfetto tra acidità, zuccheri e composti fenolici. Ne derivano vini di struttura e profondità, capaci di evolvere magnificamente nel tempo.
L’affinamento, condotto in prevalenza in barrique di piccole e medie dimensioni, consente al vino di sviluppare una complessità aromatica raffinata. Nel calice emergono note balsamiche, accenti di spezie dolci e pepe nero, accompagnate da sfumature tostate e di cacao, che conferiscono eleganza, persistenza e carattere.
Il Conero Riserva DOCG è un vino da meditazione e da grande tavola, capace di raccontare — con ogni sorso — la bellezza del mare Adriatico che incontra le colline marchigiane.

SERRA PETRONA DOC VERNACCIA NERA
Da nord a sud, le Marche raccontano una storia di passione, dove la viticoltura domina armoniosamente il paesaggio di tutte le province. Qui, tra colline morbide e antichi borghi, nascono vini di grande pregio che portano in tavola l’autenticità della tradizione marchigiana: vere e proprie eccellenze del panorama vitivinicolo italiano, ancora da scoprire nella loro unicità.
Tra questi tesori enologici si distingue la Vernaccia di Serrapetrona, un vino e uno spumante rosso straordinario, frutto del raro vitigno Vernaccia Nera. Ci troviamo a Serrapetrona, affascinante borgo medievale incastonato nelle colline della provincia di Macerata, dove storia, cultura e natura si fondono in un perfetto equilibrio.
La Vernaccia Nera, coltivata da secoli in quest’area, è al centro di una tradizione vinicola tramandata con cura e rispetto. Il suo processo di produzione, che prevede anche l’uso di uve appassite, regala al vino una complessità aromatica e una personalità inconfondibile.
Negli ultimi anni, questo vitigno ha vissuto una vera rinascita. Sempre più apprezzato da intenditori e appassionati, ha conquistato l’attenzione della critica enogastronomica. Scrittori come Mario Soldati e gastronomi di fama ne hanno celebrato il carattere unico, contribuendo alla riscoperta di un vino che oggi rappresenta con orgoglio l'identità e il patrimonio vitivinicolo delle Marche.

L'olio EVO:
l'oro delle Marche
Olio Extravergine di Oliva Marche IGP: qualità, aromi e identità del territorio
L’Olio Extravergine di Oliva Marche IGP si distingue per il suo colore giallo-verde brillante, il sapore fruttato medio e un equilibrato connubio tra amaro e piccante, anch’essi di intensità media. Le note aromatiche fresche ed erbacee evocano sentori di erba tagliata, mandorla o carciofo, variabili in base alla cultivar prevalente utilizzata nella produzione.
Prodotto in una regione dove il clima è caratterizzato da temperature miti, questo olio vanta un altissimo contenuto di polifenoli, il più elevato tra tutte le denominazioni italiane registrate. Tali composti antiossidanti non solo contribuiscono al profilo nutrizionale, ma esaltano anche le proprietà sensoriali e organolettiche dell’olio.
Un altro elemento distintivo dell’olio EVO Marche IGP è il suo basso livello di acidità: con un massimo dello 0,4%, si tratta del valore più basso tra tutte le IGP italiane, indice di un’elevata qualità e di una lavorazione attenta e controllata.
Le varietà locali di olive, frutto di secoli di adattamento all’ambiente marchigiano, arricchiscono ulteriormente il gusto e l’identità di questo olio unico, autentico rappresentante della tradizione olearia delle Marche.
B&B Panevì:
Relax e comfort, per una vacanza da sogno.
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